Sermone del 27 Marzo 2016 3


DOMENICA 27 MARZO 2016-CHIESA VALDESE DI PALERMO,VIA SPEZIO

CULTO DI PASQUA  SU TESTO DI LUCA 24,34 (lettura vv13-35)

“IL SIGNORE E’ VERAMENTE RISORTO.”

OVVERO ..IN CAMMINO CON GESU’VERSO EMMAUS. 1,10,100,infinite risurrezioni


13 Due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi( CIRCA 10 KM); 14 e parlavano tra di loro di tutte le cose che erano accadute. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano.. 17 Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi. 18 Uno dei due, che si chiamava Cleopa, gli rispose: «Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che vi sono accadute in questi giorni?» 19 Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose. 22 È vero che certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon’ora al sepolcro, 23 non hanno trovato il suo corpo, e sono ritornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali dicono che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto». 25 Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 26 Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse proseguire. 29 Essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire». Ed egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista. 32 Ed essi dissero l’uno all’altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr’egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»

33 E, alzatisi in quello stesso momento, tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, 34 i quali dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello spezzare il pane

Cristo è risorto, Cristo è veramente risorto!

Con queste parole ricordo che  il Pastore Panascia  salutava all’uscita del tempio,dopo un culto di pasqua , tutti i membri di chiesa , stringendo la mano e ripetendo la frase con un sorriso:

Cristo è risorto ,Cristo è veramente risorto.!

In quel tempo non ero nemmeno simpatizzante o aderente, ma accompagnavo mia moglie e i figli al culto, e quelle frasi mi sembravano una forma di saluto cortese come buona pasqua ,buona domenica .

Non avrei mai immaginato che un giorno avrei tenuto in questo stesso tempio una predicazione su queste parole.

Fra i tanti episodi che raccontano l’episodio della risurrezione di Gesù ho scelto questo di Luca ,in particolare per gli effetti collaterali che produce.

Abbiamo ascoltato che Cleopa e l’altro discepolo di Gesù stanno tornandosene a Emmaus, un villaggio a circa 10 km da Gerusalemme dove il loro sogno sembra essere svanito : sono tristi, depressi ,nella loro mente i pensieri che girano in tondo sullo stesso tema : è tutto finito!  sono dei morti che camminano.

Hanno lo sguardo assente ,impedito,guardano  il sentiero,lo sguardo basso, ora scansano  una pietra con un piede ora staccano un rametto da un cespuglio,ora raccolgono un frutto .Si accorgono appena di una presenza che si avvicina a loro e inizia il dialogo con lo straniero.

(Cleopa)..”Non sai niente di quello che è successo ,ma da dove vieni ?Gesù di Nazaret,grande profeta, è morto da tre giorni e con lui sono sfumate tutte le nostre speranze. Alcune donne dicono che hanno trovato la tomba vuota ,forse hanno spostato il corpo,ma dicono le donne che hanno visto gli angeli,che dicevano che è vivente,altri pure  sono andati ma non lo hanno visto,dicono che è risuscitato ma nessuno lo ha visto,…..non ci capisco più niente!” E lo straniero comincia a parlare fino a sera quando si fermano per un pasto.

“ Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro.  Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista.  Ed essi dissero l’uno all’altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr’egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»

Ecco la risurrezione , non di Gesù , ma di due morti nell’animo,di  Cleopa e dell’altro compagno ,non è stato sufficiente l’incontro ,avevano gli occhi impediti,è stato necessario l’ascolto della parola di Gesù,che presuppone una comprensione anche non immediata,una riflessione.

Dall’alba al tramonto.

I due discepoli riconoscono Gesù solo nel momento dell’atto dello spezzare il pane,ma la fede nasce prima ,non dal vedere fisicamente Gesù ,infatti non lo hanno riconosciuto, ma le parole  che essi pronunciano sono significative :

«Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr’egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»

Ecco, ora Cleopa e l’altro compagno, possono tornare indietro,a testimoniare che Gesù il Cristo ora è VERAMENTE risorto,non per sentito dire o probabilmente,o apparentemente .

Solo una resurrezione ,quella di Gesù? O anche dei due e degli altri che sono in rimasti a Gerusalemme?

1-10-100- infinite resurrezioni, questo è il dono del Cristo risorto!

E’ una  pasqua di tante risurrezioni ! e noi oggi siamo consapevoli di questo dono ?e al contrario di Nicodemo,accettiamo di nascere di nuovo e di essere noi stessi capaci di risuscitare  l’altro?

La risposta è SI, perché la pasqua di risurrezione di Gesù è contagiosa,ci coinvolge ,possiamo essere soggetti attivi,possiamo risuscitare.

Nel racconto di Luca si fa solo un nome ,Cleopa, l’altro resta anonimo. Non è una dimenticanza,dovete darlo voi il nome.tre persone in cammino.Li conosco e ho pure le foto di loro mentre sono sul sentiero.Una risale alla pasqua del 33Dc

e l’altra alla pasqua del 27 marzo 2016.

li potete vedere nel frontespizio del foglio di culto,sono di spalle ma si possono riconoscere,ognuno di noi  vorrà essere  quasto compagno di viaggio di Gesù,vi si potrà riconoscere, e mettere il proprio nome accanto a quello di Cleopa. Ci sono tre zaini di colore diverso,sceglietene uno e identificatevi,ognuno di voi  con l’altro discepolo.

Gesù si fa compagno di viaggio, perché anche lui, come uomo, ha vissuto la durezza di un compito troppo grande per un essere umano.

Gesù conosce la nostra difficoltà di comprendere e la nostra lentezza di crederci fino in fondo con il cuore. Conosce il nostro desiderio di fuggire…di andarcene verso Emmaus, ma non ci lascia soli, si avvicina,si accosta ,ci parla,si mette sulla nostra strada, anche se siamo lontani e questo ci scalda il cuore. Nel racconto di Luca ,tutto avviene in un giorno : alba-tramonto

Nella nostra vita di credenti, penso a  quanto tempo  è passato da quando pronunciamo la frase “Cristo è risorto “ che comunque dobbiamo dichiarare pubblicamente dopo vari percorsi di catechesi,studi biblici,laurea in teologia per  essere ammessi in chiesa a quando confessiamo che “Cristo è veramente risorto,quanta strada fare in compagnia di Gesù.

Senza ascolto vero della Parola non può nascere anche in noi il desiderio di trattenere Gesù, come quando i due discepoli dissero al viandante “Resta con noi”.

Senza Parola che ci apre la mente e il cuore rischiamo davvero di lasciare passare oltre Gesù , e lo lasciamo scivolare via,come spesso accade per tante attività di chiesa che viviamo frettolosamente e con  abitudine  senza una vera esperienza di incontro che ci cambia la vita.

Care sorelle  e cari fratelli, quando abbiamo sentito ardere il nostro cuore ascoltando la voce di Gesù,sentito la sua presenza viva accanto a noi,ricordiamo il momento,l’occasione particolare, l’emozione di sperimentare la resurrezione o la trasformazione o la nuova nascita ?

E’ successo qualcosa a te o al tuo prossimo , gli effetti collaterali della  di cui ho accennato all’inizio ci sono  stati?

Cioe’:

”siete mai stati risuscitati?nessuno vi ha mai parlato,perdonato,amato,tanto da farvi rinascere?avete fatto voi altrettanto per far rinascere l’altro ?Non avete mai assistito o avete sperimentato la potenza  della vita che scaturisce da un sorriso,da un perdono,dall’accogliere qualcuno, da una vera comunità?come si può credere a una risurrezione futura se non avete fatto l’esperienza di una risurrezione immediata ?Come si può credere che l’amore sia più forte della morte se non vi ha reso viventi,se non vi ha risuscitato adesso dai morti ?”(l.e.)

Per  questo ti preghiamo Signore,rendi ardenti i nostri cuori,rendici partecipi della tua pasqua di risurrezione.

Amen


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